Ricerca dispersi in superficie 

La Ricerca

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Il cane accompagna l'uomo nelle sue attività da oltre 15.000 anni, è però recente la sua storia, come soggetto utilizzato in termini specialistici, nelle attività di utilità sociale.

Il cane, opportunamente preparato per la ricerca di dispersi e travolti, è ancora oggi, insostituibile, nonostante il veloce progredire di tecnologie emergenti; certamente perché, oltre ad un raffinato sistema olfattivo, c’è il complesso coinvolgimento di tutta la sua sfera emozionale.
La ricerca di dispersi e travolti rappresenta una complessa operazione di soccorso, l’unità cinofila deve necessariamente inserirsi in una struttura accreditata che possa garantirne l'operato, in una catena sinergica capace di gestire ogni tipo di emergenza.

La formazione è continua, sia per il cane che per il conduttore, se non ci fosse una costante concentrazione si perderebbe competenza ed efficienza.
Non rispettando questo semplice concetto, la cinofilia da soccorso andrebbe, sempre con maggior frequenza, incontro ad inadeguate ed inconcludenti operazioni, capaci solo di screditare anche le Unità Cinofile che, con costante impegno, mantengono decorosamente elevato il loro standard prestazionale.

Traguardi che non consentono mai una rendita senza fatica, l’unità Cinofila, indipendentemente dalle chiamate di soccorso, si prepara tutto l’anno, in ogni condizione climatica, esperienziandosi in molti ambienti e confrontandosi con altre realtà, non solo per avere affiatamento con tutti gli anelli della catena dei soccorsi, ma soprattutto come termine di paragone delle proprie effettive capacità.
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Al volontario si chiede buona padronanza delle basilari manovre di soccorso sanitario, conoscenza ed utilizzo delle dotazioni tecniche inerenti comunicazione, orientamento e movimentazione, a garanzia della incolumità propria, del cane e di quanti interferiscono nelle operazioni di soccorso, in qualità di collaboratori o destinatari delle prestazioni.

Al cane si chiede la libera espressione delle sue doti e capacità che, opportunamente indirizzate, lo mettono nelle condizioni di rendere un libero servizio, in termini di auto gratificazione spontanea.

Giungere a tale traguardo non è scontato o semplice, è necessaria una consapevole disponibilità, per creare un rapporto di reciproca fiducia e stima, che porta alle stesse emozioni empatiche, per agire in condivisione dell’ambiente, delle aspettative, delle esigenze, delle difficoltà, dei successi.

Cose ben lontane dal semplice esercizio ubbiditivo liquidato con una banale ricompensa ricattatoria, dove il conduttore si elegge depositario di ogni sapere, pretendendo di insegnare anche al cane come utilizzare il suo naso, con sempre minor capacità di rispettarne i tempi, i ruoli e le competenze, in un attento silenzio osservativo delle sue abilità.
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Il rapporto tra uomo e cane non è caratterizzato dall’affermazione della superiorità del primo sul secondo, ma solo dalla presa d’atto di una diversa modalità di essere.
Il processo educativo si basa sempre su attività ludiche, nel rispetto delle attitudini del soggetto, della memoria di razza, fedeli a tecniche non coercitive ma etologiche e consapevoli di aver sottoscritto un rigido codice deontologico per la tutela del cane.

E’ da noi rifiutata ogni forzatura fisica o psicologica che comporti sofferenza e stress per l’animale.

Ogni comportamento umano deve nascere dalla consapevolezza che l’alterità animale è dotata di dignità propria, meritevole del rispetto che si deve ad ogni realtà vivente.

La preparazione del cane può iniziare a qualunque età, se gestita con competenza, offre solo vantaggi e non ha controindicazioni. Già dallo svezzamento, naturalmente con programmi adeguati al cucciolo, si facilita ogni processo cognitivo migliorando l’apprendimento e la stabilizzazione di quanto acquisito.
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Sin dalle prime fasi di affiatamento, socializzazione, indirizzo caratteriale, preparazione atletica ed introduzione alla ricerca è sempre disponibile personale competente e titolato per la supervisione e l’impostazione delle attività formative.

La cinofilia da soccorso non è un’attività individuale, esclusivamente ludica o sportiva, ma un impegno di squadra e tra squadre, coscienziosamente motivate per rendere un servizio sociale spontaneo, offrendo competenza, dedizione e tanto lavoro.
Non è facile ma val la pena provare, le soddisfazioni che si raccolgono, vivendo il soccorso al fianco dei cani, ripagano di tutti i sacrifici.
Interventi effettuati                                                     Unità Cinofile                                                        Contatti